Italiani cadetti, corsa in montagna e salti

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Nel prossimo fine settimana a Parma si svolgeranno i Campionati Italiani per Regioni categoria cadetti. A tre anni dall'ultima partecipazione (Cristina Olivotto - 2018 salto in alto), una rappresentante Giocallena sarà nuovamente in gara. A meritarsi il diritto a partecipare è Chiara Da Pra che con la misura stagionale di 1,60 ha ottenuto il minimo e anche la leadership delle graduatorie regionali .

Solo lunedì mattina, dopo il recupero della gara di alto dei campionati regionali, si saprà se gareggerà per la rappresentativa regionale o come individualista, ma sabato 2 ottobre alle 16.30 sarà comunque tra le aventi diritto a scendere in pedana (per ovvie ragioni scaramantiche non si usano termini perentori).

La cosa curiosa di questa atleta è che potrebbe rappresentare il Veneto nel salto in alto dopo averlo rappresentato lo scorso maggio per la corsa in montagna e sempre in un campionato italiano.

Però i precedenti di uno stretto rapporto tra corsa in montagna e salti in Giocallena non mancano.

Tenendo presente che l'atletica vera e propria in quegli anni muoveva i suoi primissimi passi con l'allora Gruppo Marciatori Calalzo, sia perchè ancora non c'era la pista sia perché gli allenamenti vertevano più sulla corsa, piuttosto che sulle specialità tecniche, ricordiamo di seguito alcuni esempi di uno stretto legame tra le due discipline:

- nel 2010 e 2011 Cristina Corona, in grado di primeggiare nelle varie gare di corsa, vinceva i campionati regionali di corsa in montagna (link inserito perché è stato difficile trovare la classifica) unitamente alla capacità di saltare 1,37 in alto al primo hanno ragazzi e 1,46 al secondo anno vincendo anche i campionati italiani CSI (per quanto possano valere le graduatorie della categoria ragazzi era anche 5^ in regione).

- sempre nel 2010 Aldo De Michiel, decisamente forte mezzofondista ancora titolare del primato di società nei 1000 cadetti, arrivava secondo ai medesimi campionati regionali di corsa in montagna contestualmente ad un PB di 4,30 nel lungo da ragazzo (ricordando che non si facevano allenamenti in buca) per poi portarlo a 5,58 da cadetto (ancora record di società).

Passando ad anni più recenti non si possono non citare Alessandro Frescura, fortissimo nella corsa soprattutto in salita e con un PB di 1,53 al primo anno cadetti, e anche Simone Corona che, nonostante l'avversione per la corsa, da esodiente e ragazzo e tutto sommato anche cadetto, ha ottenuto buoni risultati nelle gare di campestre con percorso in salita e attualmente ha un PB di 1,93 nell'alto, passato per l'1,68 del secondo anno cadetti e l'1,55 del primo anno.

Fra le donne le sorelle Chiocchi non fanno eccezione, Marta da cadetta ha vinto il titolo regionale di corsa in montagna e, nonostante non amasse molto i salti, aveva un PB di 4,77 nel lungo, Elena da ragazze è stata vice campionessa regionale di corsa in montagna con PB nel lungo di 4,34 e ora da cadetta ha un PB di 5,07 nel lungo e 1,53 nell'alto.

Sempre pensando agli atleti attuali e solo a questa stagione non può sfuggire Martina Giavi, quarta ai campionati regionali di corsa in montagna e PB nel lungo di 4,23 (con una sola gara nel 2021).

Questi sono ovviamente i casi più eclatanti che culminano proprio con quello di Chiara che ha la possibilità di partecipare a due rappresentative regionali per due specialità cosi diverse, ma forse non così lontane.

Non si entra qua nel merito del perchè poi i ragazzi non proseguano nella corsa e scelgano altre specialità o perchè scelgano la corsa abbandonando i salti e le altre specialità, la scelta è sicuramente frutto dei "gusti personali" e di ciò che veramente appassiona i ragazzi.

La spiegazione potrebbe proprio essere l'utizzo dei medesimi distretti muscolo-tendinei, in poche parole correre in salita o leggera salita magari su prato richiede l'impiego degli stessi muscoli che servono per i salti.

 chiaraChiara VV

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