CORSO ALLENATORI

on .

Vorrei condividere qualche mia (di Barbara) impressione sul corso allenatori che ho terminato con l'esame orale di sabato 12 a Roma.

Ho frequentato il corso vero e proprio lo scorso settembre. Al termine dei sei giorni di corso ho effettuato un primo esame scritto, ho poi dovuto inviare una tesina che consisteva nella stesura di una programmazione annuale di allenamento su una specialità a mia scelta, tarata su un'atleta in particolare, possibilmente della categoria assoluta (allievi o junior o promesse o senior) e sabato ho affrontato l'ultima prova, quella orale.

Il primo esame è andato molto bene, la tesina invece mi ha impegnata molto soprattutto perchè non sapevo su che argomento concentrarmi. Ho analizzato un po' la situazione e la realtà in cui effettivamente opero, gli atleti che seguo e le loro caratteristiche ed ho deciso di fare una programmazione per l'unica atleta junior che gareggia a livello nazionale, cioè Cristina Corona, non sul giavellotto o peso come si potrebbe pensare, ma bensì sulle prove multiple.

Ovviamente stendere il curriculm di quest'atleta mi è stato relativamente facile conoscendola "come se fosse mia figlia" :-) ... ho potuto esporre con precisione e dovizia di particolari il suo passato sportivo e tutti gli aspetti positivi (ma anche negativi) determinati anche da ciò che ha fatto fin da quand'era esordiente.

Ciò che ritengo più rilevante però, è il fatto che ho avuto modo di scrivere nero su bianco quale è la realtà in cui opera Giocallena, non ho inventato assolutamente niente, non ho fatto una programmazione teorica, ma ho in effetti proposto ciò che nella realtà si può fare con i mezzi a disposizione di questa società.

E questo è ciò che in effetti prevede la "metologia dell'allenamento".

Devo quindi dire che sono molto soddisfatta dei riscontri positivi avuti dalla commissione sulla mia tesina, sono parsi molto incuriositi soprattutto dalla gestione/non gestione del periodo invernale.

Dico gestione/non gestione perchè alla domanda "nel periodo invernale come fai?" ho candidamente risposto che tutti i miei ragazzi nel periodo invernale fanno altro (hockey, sci alpino, sci nordico) e io cerco semplicemente di mantenere un minimo contatto con l'ambiente atletica con un giorno a settimana e nemmeno per tutti.

C'è stata poi una domanda che mi ha posto il tecnico dei lanci, la cui risposta da parte mia ha suscitato ilarità da parte della commissione, ma ben condita dai complimenti per lo spirito di adattamento che ho dimostrato di possedere. La domanda era questa:"come eserciti i tuoi atleti al lancio durante il periodo invernale?" e la mia risposta è stata "lanciano palle di neve" :-)

Ovviamente questa è una minima cosa, ma che in fondo conferma quella che è la mia convinzione e cioè che, a discapito di ciò che qualcuno pensa, si può fare atletica anche nella nostra zona e si può praticare più di uno sport a livello agonistico, almeno fino ad una certa età.

Ciò che va bene per Giocallena non va bene per altri, ciò che va bene per qualche atleta non va bene per altri, ma l'importante è essere consapevoli dei propri mezzi, dei propri limiti e anche dei propri vantaggi, saper valutare, analizzare, proporre soluzioni e usare la fantasia senza farsi scoraggiare.

Non so ancora l'esito dell'esame, ma insomma le impressioni avute sono state ottime, quindi posso ritenermi pienamente soddisfatta del mio corso.

Aggiungi commento

Codice di sicurezza
Aggiorna

Nessuna connessione internet