GROSSETO, MAJANO ... E CORSO ALLENATORI

E' stato un fine settimana molto impegnativo per più di qualcuno. Il gruppo più grande si è recato a Grosseto per il Campionato Italiano CSI su pista ... a quanto pare tutti si sono divertiti moltissimo :-)

Prima dell'analisi qualche piccola considerazione:

- anche se il clima nell'ambito di questa manifestazione è sempre di festa, le gare sono tutte effettuate con la massima serietà e anche a volte "rigidità" nei regolamenti (come è logico che sia visto che è necessario gestire 1200 atleti), quindi lascio solo immaginare quale possa essere stata l'agitazione per più di qualcuno, soprattutto per i più piccoli;

- durante alcune gare, come il vortex, la pedana bagnata forse ha un po' penalizzato la prestazione

- la gara di alto, come quella dei cadetti, aveva una progressione non certo benevola

Di seguito il dettaglio dei risultati dei nostri rappresentanti che come risultato collettivo hanno ottenuto un ottimo 41° posto su 97 società classificate ... superando di 3 soli punti gli amici dell'AS Vodo   se si considera che Marta, Sara e Marcello hanno gareggiato per altre società si può solo immaginare quale avrebbe potuto essere l'esito!

CLASSIFICHE COMPLETE

Passiamo ora alla gara di Majano, Trofeo Internazionale per rappresentative, dove i nostri atleti OLIVOTTO CRISTINA, DA DEPPO ANDREA e MARENGON LARA sono stati convocati rispettivamente per il lungo ragazze Cristina, giavellotto cadetti Andrea e staffetta 4x100 Lara

Anche qua è doverosa qualche considerazione:

- per tutti e tre era la prima gara di un certo livello e di certo la prima come convocato di una rappresentativa ... quindi con il persistente pensiero di "dover far bene" per la squadra

- il tempo non è stato certo clemente, freddo e pioggia hanno di certo condizionato le prestazioni

- il non aver viaggiato, per vari motivi, con il pullman messo a disposizione della Fidal Belluno, ha negato ai tre la possibilità di sentirsi parte di una squadra ... perchè questa è una rappresentativa, una squadra.

Ma ecco come sono andati i nostri atleti:

- CRISTINA si è classificata 12^ con la misura di 4,09 ... un po' lontana dal suo PB di 4,59, ma comunque per essere al primo anno di categoria, con tutte le considerazioni di cui sopra, ha fatto una gran bella gara

- ANDREA si è piazzato 15° con 32,71, anche lui un po' lontano dal PB di 35,08

- LARA infine, schierata in prima frazione, ha contribuito ad un buon 10° posto della squadra bellunese ... considerando che causa il mal tempo non hanno potuto, non solo scaldarsi, ma nemmeno provare i cambi adeguatamente, direi che è andata più che bene.

Ma ecco il suo commento gara:

Una componente piccolissima ... cioè la sottoscritta ... si è recata invece a Formia (LT) per il corso allenatori (2° livello tecnico). Ed ecco come è andata.

Inizio con il dire che il Centro di Preparazione Olimpica del CONI (CPO) è un centro di eccelenza, frequentato per raduni collegiali non solo da atleti e squadre italiane di varie federazioni, ma anche da squadre estere. Le sue piste e palestre sono state calpestate da vari campioni ... uno su tutti Pietro Mennea che qui si allenava giornalmente.

Questo centro, che è dotato anche di un campus con foresteria un po' attempato forse negli arredi (fuorchè nei letti dove si dorme benissimo ... e la cosa è logica considerato che devono ospitare degli atleti che necessitano di buon riposo), ma estremamente curato, ordinato e pulito, ha una mega pista con 3 pedane di salto in alto, 3 di asta e 4 pedane di lungo ... ecco una panoramica

è dotato di una pista indoor di circa 200 metri con buca per il lungo, ampio spazio per zona salto in alto, pedana interna di asta e spazio acrobatica

sotto a questa c'è un pistino più corto con buca per il lungo annessa e con videocamere posizionate ogni 10 metri per inviare ad una "camera di regia" centinaia di immagini per l'analisi dettagliata del gesto tecnico

Non mancano ovviamente 2 sale "muscolazione", una vasca (non vera piscina), sala arrampicata e boulder, laboratori, fisioterapia, biblioteca e aule ... e poi ci sono i campi da beach volley dove si allena la nazionale italiana e dove ho avuto il piacere di giocare (alle 7 di mattina prima dell'ultima lezione)

Insomma un centro veramente eccezionale, usato da molte federazioni ... ad esempio in quei giorni c'era la nazionale di snowboard per effettuare allenamenti e test.

Per quanto riguarda il corso vero e proprio devo dire che è stato molto impegnativo, dal 3 all'8 settembre le giornate sono state così:

- sveglia ore 7.30 - colazione - ore 8.30 lezione fino alle 13.30 - pranzo - lezione dalle 15.30 alle 19.30 o 20.30 - cena - per due sere ci sono state anche lezioni serali fino alle 22.30/23.00 ... ho avuto modo di vedere il mare, che era al di là della strada, solo il penultimo giorno per 15 minuti.

Ma ovviamente non c'era modo di fare altrimenti, considerata la moltitudine di specialità che compongono l'atletica; e dovendo ovviamente passare per materie come METODOLOGIA DELL'ALLENAMENTO, METODOLOGIA DELL'INSEGNAMENTO, FISICA E BIOMECCANICA, FISIOLOGIA, PSICOLOGIA.

L'allenamento è una scienza e come tale è in continua evoluzione, le continue ricerche spingono a continui cambiamenti nella metologia e devo dire che certi relatori mi hanno un po' "scombussolato" ... alcuni dei principi su cui mi baso e su cui imposto il mio programma rivolto ai giovani hanno in più episodi un po' vacillato, ma poi ogni cosa è andata al suo posto nelle ultime due giornata grazie alle lezioni (o meglio ... grazie ai relatori) delle prove multiple e degli ostacoli.

Insomma il "mio credo" si è rinforzato ancora di più, arricchendosi di molti concetti e molti approfondimenti soprattutto tecnici. 

Un concetto fondamentale che ogni relatore ha comunque fortemente evidenziato è questo: i giovani non sono atleti evoluti in miniatura, devono obbligatoriamente seguire un iter diverso da quello dei grandi campioni.

Dal punto di vista della "soddisfazione personale" ammetto di essere tornata a casa viaggando ad un metro da terra, visto che sono stata in grado di stupire in molte occasioni, e in tutte le specialità provate, per la mia capacità di fare qualsiasi esercizio mi venisse proposto.

Ora questo dovrebbe far piacere anche ai miei atleti perchè moltissime delle esercitazioni io già le avevo fatte, poche erano nuove per me mentre lo erano per la maggior parte degli altri tecnici ... ma ovviamente quello che io so fare lo faccio fare anche ai miei ragazzi e questo ha più di un significato.

In quelle cose che invece non avevo mai fatto come: asta, martello e certe cose del lungo, mi è venuta in soccorso sicuramente madre natura, ma anche e soprattutto il mio bagaglio di abilità motorie acquisite grazie all'aver praticato molti sport in gioventù (e ringrazio per questo i miei genitori), ma non solo.

Questo fatto forse può non voler dir niente per qualcuno, ma io cercerò sempre di trasferire ai miei ragazzi il più ampio spettro di abilità motorie che potrò, perchè vi assicuro che il senso di "autoefficacia" che si prova quando si riesce in qualcosa, è una sensazione che accomuna tutti: giovani, adulti, atleti mediocri e grandi campioni ... è qualcosa che si ricerca e che spinge a migliorare tecnicamente e a fare sempre meglio.

Insomma è andato tutto per il meglio, il primo esame dovrebbe essere andato bene, ora speriamo di superare .... e non nascondo che desidero superarlo brillantemente ... anche il secondo e poi avrò questa qualifica che mi darà soprattutto la possibilità di poter contribuire alla formazione di futuri istruttori (1° livello) che spero un giorno proseguiranno in questo impegnativo cammino che è GIOCALLENA - ATLETICADORE.