INTERVISTA A DUE CAMPIONI

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Ho letto queste due interessanti interviste dalla rivista on line UNIVERSO BIANCO ... scaricabile da questo sitoHo evidenziato in giallo i passaggi che ovviamente mi piacciono di più e che si ricollegano allo spirito di questo sito e a quello che penso ... OVVIAMENTE wink

ROLAND CLARA

Con il fondo come ha iniziato?

«Un mio amico praticava lo sci di fondo in uno sci club, mentre io facevo atletica leggera. Andavamo a correre assieme e poi mi ha invitato ad allenarmi con i suoi compagni di sci club. Io non avevo mai fatto sci di fondo, ho provato e alla prima gara sono arrivato ultimo. Ho cominciato per divertimento e perché mi trovavo bene con gli amici, dopo un anno ho vinto la mia prima gara e ho deciso di continuare visto che i risultati miglioravano e avevo le caratteristiche giuste per praticare questo sport. Ho iniziato tardi, a 14 anni, prima correvo i 2000 metri in pista. Devo ammettere che li correvo più forte da ragazzo perché avevo una corsa più tonda, ero meno rigido e non avevo muscolatura nella parte superiore».

Quando ha capito di poter diventare un atleta di livello assoluto?

«Io ho sempre proceduto per piccoli passi. Già da junior ho deciso di pormi degli obiettivi: se fossi migliorato costantemente avrei continuato, se no sarei andato a studiare. Con il passare degli anni sono stato sostenuto dalle Fiamme Gialle e il fondo è diventata la mia professione».

L'anno scorso ha fatto un bellissimo Mondiale, ma nella 50 km qualcosa non è funzionato...

«Il serbatoio mi si è svuotato all'improvviso e da un chilometro all'altro mi sono spento. Fino al trentanovesimo mi sentivo benissimo, poi sono entrato in crisi di zuccheri, avevo la vista affaticata e ho sentito un sacco di freddo, ma con tutta quella gente sulle piste non volevo ritirarmi. Sono arrivato, mi hanno avvolto nelle coperte e per un'ora ho continuato ad avere brividi, poi ho mangiato e il fisico si è risvegliato. Sono stati dieci giorni molto intensi fra gare, riscaldamenti e soprattutto la vicinanza fra due gare diverse come i 10 km della staffetta e la 50 km. Un Mondiale come fatica non è molto distante da un Tour de Ski».

Anche la tensione forse... «Io la tensione agonistica in realtà l'ho avvertita solo nella staffetta. Quando ho visto Giorgio (Di Centa, n.d.r.) in rimonta rientrare nello stadio, non riuscivo a stare fermo, avevo la pelle d'oca. Erano giorni che ascoltavo musica per caricarmi e l'adrenalina era a mille.

Diceva prima che si è caricato con la musica prima della staffetta...

«A me piace Bon Jon Jovi, anche se non sono proprio un intenditore. Non saprei dire qual è il mio album preferito, una volta ero più fan, ora ascolto canzoni a caso».

KIKKAN RANDALL

 

HA INIZIATO CON L'ATLETICA LEGGERA

Kikkan Lewis Randall nasce il 31 dicembre 1982 a Salt Lake City. Sua madre studiava nello Utah quando nacque. Vive fin da piccola ad Anchorage in Alaska. Ha praticato diversi sport durante l'infanzia primeggiando anche nell'atletica leggera.

Il risultato di maggior prestigio conseguito finora è l'argento nella sprint mondiale di Liberec 2009. Preferisce la tecnica libera alla tecnica classica. Fra Coppa del Mondo e Tour vanta 5 vittorie, 4 secondi posti e 2 terzi. L'anno scorso ha concluso la Coppa del Mondo sprint al terzo posto. I suoi migliori piazzamenti ai Giochi Olimpici sono l'ottavo posto nella sprint e il sesto della gara a coppie a Vancouver 2010

Avevo sei anni quando cominciai a sciare di fondo e non è che mi piacesse più di tanto. Sono passata ad altri sport, ma poi a sedici anni ho cominciato ad allenarmi seriamente e posso dire che solo lì sia cominciata la mia carriera”

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