A COSA PENSI?

Vi è mai capitato di fare una gara e pensare "Chissà a cosa pensano gli altri ... chissà se sono agitati ... chissà per cosa!"? ... bè io ci penso sempre, anche perchè agitarsi prima di una gara o di una partita penso che sia una cosa che accomuna tutti gli atleti, bravi e meno bravi, grandi o piccoli.

Allora sarebbe bello fare una raccolta dei pensieri che frullano per la testa prima e durante una gara.

Inizio io ... 

Ho partecipato a molte gare in vita mia: sci, corsa, atletica e anche a qualche partita di pallavolo e penso che ogni sport abbia il suo tipo di "agitazione". Ad esempio nelle gare di discesa adoravo il minuti che precedevano la partenza e la partenza ... il giudice che dice meno 10 ... i bastoni fuori dal cancelletto, sbatterli uno contro l'altro, mettersi in posizione e poi 5, 4, 3 e poi partire! Adoravo tutto il rituale di riscaldamento e preparazione, ripassare il tracciato, ascoltare gli ultimi consigli dell'allenatore, pulire la maschera, chiudere gli scarponi. Insomma era un momento magico ... meno magico era magari uscire dopo poche porte cheeky. Anche adesso guardando le gare forse provo un po' troppa "empatia"  ... e se un atleta inforca in uno slalom, ad esempio,  mi pare di riprovare quei momenti che erano veramente tragici. Non vi dico quando Rocca è uscito nella prima manche dello slalom olimpico ... crying. Tutto questo per dire che, secondo me,  c'è un diverso tipo di  "ansia da gara" per ogni sport ... diversa è infatti l'agitazione che provo prima di una gara di corsa, dove la partenza è il momento più orribile e tremendo ... in quel momento so solo che farò fatica.

Mi vengono in mente le gare campestri che forse sono quelle che faccio con più frequenza ... le mie gare sono gare " da poco" ... cadorino, provinciale, nulla di eccezionale, ma alla fine penso proprio che le sensazioni e i pensieri siano gli stessi.

Quando è ora di andare in partenza inizio a chiedermi: ce la farò a correre fino alla fine? le altre faranno fatica come me? chi vincerà? chissà se quella la batto?

e poi mi vengono i dubbi ... caspita non mi sono allenata abbastanza; non ho fatto un buon riscaldamento; è meglio che parta davanti o dietro? devo partire forte o piano? 

e poi provo a darmi sicurezza guardandomi intorno e pensando ... bè, ultima non arrivo angel ... e scommetto che questo lo pensano tutti wink.

Bene .... è il momento di partire e la sequenza di parole è questa: starter: 3 giri grandi .... noi donne: uno sconticino no? ... starter: ai vostri posti .... BAM !

Ecco sono partita e penso: uh ... sono già cotta ... non ce la farò mai a finire i tre giri  ... ma chi me lo fa fare ! Poi inizio a superare e mi avvicino alle prime e ricomincio a pensare: uh ... forse ho esagerato ... sto andando troppo forte? chissà se queste sono stanche come me! ho mal di gambe, ho mal di gambe, non ce la faccio!!

Poi supero ancora qualcuno e ripenso: e se adesso che le ho superate scoppio e mi risuperano? che figura!

Sto finendo il primo giro e penso: dai Barbara, la prossima volta che passi di qua dovrai ripassare solo un'altra volta! E magicamente mi sento meglio, mi accorgo che in fondo ce la posso fare, quelle dietro si stanno staccando e il mio distacco dalle forti tutto sommato non è così male.

Sono sulla salita del secondo giro e penso: cavolo che dura, non ce la faccio, ho mal di gambe, sto facendo troppa fatica, sto andando a piano ... ma mi accorgo che le altre non mi stanno staccando e che invece io riesco a staccare qualcuno, allora vuol dire che non sto andando proprio così male.

Inizia un po' di discesa e rifletto: Barbara ... recupera ... Barbara ... attenta alle caviglie (eh si ... purtroppo devo pensare ad ogni singolo passo perchè una minima distrazione potrebbe essere fatale ... per le mie caviglie indecision).

Caspita ho finito anche il secondo giro e penso: ... dai che è l'ultimo, dai che stai andando bene, dai che un giro l'ha fatto anche Simone (che è mio figlio ... il più piccolo) e se l'ha fatto lui lo puoi finire anche tu; e in quel momento mi godo proprio la mia corsa, se sono in forma mi pare di andare a 100 all'ora  e di avere una bellissima corsa, ho voglia di aumentare e di recuperare ancora delle posizioni e mi immagino l'arrivo e il momento in cui mi fermerò soddisfatta!

Può anche capitare di non averne più però ... e allora i pensieri sono: ma chi cavolo se ne frega se mi batte anche quella oggi, mi basta arrivare al traguardo e sedermi e mi immagino l'arrivo e il momento in cui mi fermerò ... insoddisfatta!

Ma durante la gara ci sono anche altri pensieri che mi passano in testa ... non è solo fisica la fatica ma anche mentale cheeky... inizio a pensare a chi me lo fa fare, che è l'ultima gara e poi mi rendo conto che è il caso di non fare più il tifo ai mieI figli ed ai mie ragazzi dicendo dicendo dai ... via adesso ... via ... non arrenderti, provaciperchè non c'è nulla di peggio di sentire qualcuno che ti "invita" a fare qualcosa che vorresti fare con tutto il cuore ma che proprio non riesci a fare smiley

E riflettendo al tifo ammetto che mi piace molto sentirmi dire dai che è finita oppure dai che è morta (riferito a chi mi precede) anche se a questa frase solitamente segue il pensiero ... anch'io!!!!!

Ma è il momento dell'arrivo ... oooh che bello ... che io sia in forma o che non lo sia è comunque il momento più bello, solitamente arrivo con un bel allungo ... se ho qualcuno da superare lo faccio per quello e se invece non c'è nessuno provo semplicemente e ridurre il distacco. Come dico sempre ai mie ragazzi la gara termina 2 metri dopo il traguardo e fino a là bisogna dare il massimo. 

Ora sono arrivata ... mi posso fermare ... che soddisfazione, bastano pochi minuti di recupero e già penso alla prossima ... all'allenamento da fare durante la settimana per provare a migliorare ... è veramente pazzesco, siamo tutte stremate, stanche ma soddisfatte e alla prossima gara ci saremo di nuovo, con gli stessi identici pensieri!!!

 

Aggiungi commento

Codice di sicurezza
Aggiorna

Nessuna connessione internet