RELAZIONE FINALE DOTT.A MARTINA FESTINI

on .

Prima di descrivere ciò che è stato svolto in collaborazione con l’ASD Giocallena, ci tengo a precisare che questo intervento di Mental Training è esordito come “progetto-pilota”, grazie all’appoggio e alla fiducia dimostratami dalla presidente della società Barbara Da Ros, che mi ha accolto all’interno della sua società permettendomi di “testare sul campo” ciò che stavo via via approfondendo durante la frequentazione di un master in psicologia dello sport presso la “Psymedisport” di Gorizia.

La frequenza degli incontri è stata di circa due volte al mese, da marzo ad ottobre. I ragazzi seguiti sono stati otto.

L’intervento è stato adattato alle singole esigenze degli atleti, seguendo un protocollo personalizzato anche in base alla specialità praticata.

Dopo alcuni incontri di reciproca conoscenza avvenuti con i genitori, i ragazzi e l’allenatore, si è iniziato a lavorare subito sul tema degli obiettivi, poiché è su di questo fondamentale concetto che, a mio parere, si basa non solo un programma “mirato” di mental training, ma anche un qualsiasi programma di allenamento tecnico e fisico, e se vogliamo, anche un qualsiasi progetto di vita.

Ogni ragazzo è stato allora invitato a ragionare e ad esprimere i propri obiettivi sportivi (prestazionali e tecnici) per la stagione agonistica (a breve, medio e lungo termine) in base ai suoi desideri ed alle sue credenze di autoefficacia.

Successivamente, in gruppo insieme all’allenatore, si sono rivisti tutti gli obiettivi ed ove necessario, se ne sono ristabiliti o aggiunti di nuovi, a seconda del parere tecnico-esperenziale dell’allenatore. Si è giunti così ad un programma ben preciso e molto stimolante, sia per gli atleti che per l’allenatore. Ciò ci ha permesso di poter monitorare e lavorare sui progressi e sulle difficoltà che man mano si presentavano con il procedere della stagione.

Si è poi passati allo sviluppo di tutta una serie di abilità psicologiche utili non solo all’incremento prestazionale, ma anche e soprattutto alla crescita personale.

Di seguito viene presentato un elenco delle principali attività svolte:

1) Incontro con i genitori degli atleti in presenza dell’allenatore, illustrazione programma

Conoscenza degli atleti (Questionario sulle abilità mentali - QuAM)

Orientamento iniziale al Mental Training

Rilassamento distensivo ed Imagery generica (sintonizzazione con il corpo)

Colloquio preliminare

Griglia di partenza dell'Imagery

2) Goal setting (pianificazione degli obiettivi)

Discussione sui risultati del rilassamento e della visualizzazione

Rilassamento distensivo ed Imagery

3) La comunicazione

Il Self -talk

Discussione sui risultati del rilassamento e della visualizzazione

Rilassamento distensivo ed Imagery

4) Fattori di distrazione prima e durante la gara

Ristrutturazione cognitiva sui pensieri distraenti

Scheda di revisione della gara

Rilassamento distensivo ed Imagery

5) Motivazione ed autostima (perché lo faccio e come mi valuto)

Ristrutturazione cognitiva individuale e di gruppo (cosa penso)

Rilassamento distensivo ed Imagery

6) Gestione dell’energia (arousal); iper e ipo – attivazione

Rilassamento distensivo ed Imagery

7) Abilità attentive (focus interno ed esterno)

Immagine - simbolo degli atleti

La tua abilità attentiva - Test

Rilassamento distensivo ed Imagery

8) Gestione dell'ansia e dello stress

Test “il bambino sotto la pioggia”

Rilassamento distensivo ed Imagery (situazioni stressanti)

9) Five Step Strategy (in preparazione della gara)

Profilo Emozionale

Inventario psicologico della prestazione sportiva

Ristrutturazione cognitiva dei pensieri

Figura dell’allenatore e comunicazione fra atleti ed allenatore

Risultati del test. Ristrutturazione cognitiva (cosa penso dell’allenatore)

10) Successive somministrazioni test QuAM per monitorare l’andamento del progetto

11)Osservazione degli aspetti psico-emotivi e sociali degli atleti durante gli allenamenti e le gare

12) Progetto “No-Doping” (questionario per valutare il grado di conoscenza degli atleti su tale fenomeno)

13)Tecniche di mental training (livello avanzato) con alcuni atleti.

I risultati dell’intervento, al di là dei risultati raggiunti, che comunque sono stati molto buoni per tutti i partecipanti, sono stati molto soddisfacenti a mio parere.

La soddisfazione più grande è stata quella di osservare in tutti i ragazzi che hanno seguito con interesse ed assiduità il percorso, una maggiore autostima (+22%), una maggiore percezione di autoefficacia (consapevolezza delle proprie capacità fisiche, tecniche e psicologiche), un maggior controllo dello stress (+16%) e dell’ansia (+20%) in ambito sportivo, ma da quanto riferito dagli stessi, anche in ambito scolastico e sociale.

Soprattutto in alcuni atleti si è notato un significativo incremento anche a livello motivazionale (+11%) e attentivo (+16%), nonché a livello di resilenza (capacità di far fronte agli imprevisti).

Per quanto riguarda la capacità di visualizzazione ed il Goal Settings ci sono stati in media degli incrementi dal 15 al 20% rispetto al livello di partenza.

Durante questo percorso, ho potuto constatare che seguendo i ragazzi a livello individuale si sono ottenuti dei risultati più consistenti. Credo che ciò sia dovuto al fatto che lavorando con il singolo atleta si possono attuare delle strategie molto più “mirate” in base alle richieste e ai bisogni espressi dal singolo atleta.

Concludendo e volendo appositamente rimanere sul tema degli obiettivi, posso dire che il mio personale obiettivo che era quello di riuscire a trasmettere ai ragazzi alcune strategie per acquisire maggior sicurezza e indipendenza nella gestione della gara e dell’allenamento da un punto di vista mentale, nonché tecnico e fisico è stato raggiunto con successo.

Al termine del percorso ho avuto da tutti i ragazzi partecipanti e dai loro risultati ottenuti in competizioni anche di alto livello, un feedback molto positivo e ciò non può che rendermi enormemente soddisfatta e fiduciosa che il lavoro svolto continuerà ad apportare loro grandi soddisfazioni non solo a livello sportivo, ma anche nella vita di tutti i giorni perché lo sport si sa, può essere considerato una palestra di vita e ciò significa che attraverso le abilità che esso sviluppa può aiutare soprattutto il giovane atleta ad affrontare anche le vicissitudini della vita con determinazione, impegno e consapevolezza nelle proprie capacità, così come avviene nel contesto sportivo.

Concludo ringraziando di cuore tutti i ragazzi che hanno partecipato che si sono dimostrati sempre motivati, impegnati e coinvolti in questo progetto, i loro genitori ed il loro allenatore che hanno sostenuto e creduto in questa attività ed in me.

Buon meritato riposo a tutti,

Cari Saluti

dott.ssa Martina Festini Purlan   

Nessuna connessione internet