COME AIUTARE I RAGAZZI A SUPERARE L'ANSIA PRE GARA

Come aiutare i ragazzi a superare l'ansia pre-gara.

di Alessandra Parroni


Una condizione psicosomatica di ansia prima di una gara è comune e diffusa sia fra gli atleti di livello che fra i ragazzi che praticano sport agonistici.

I sintomi più comuni si esprimono sia a livello fisico (sensazione di malessere diffuso, di non essere in forma, di non controllare il proprio corpo, testa vuota, nausea, bruciore di stomaco, tachicardia, ecc.) che mentale (paura di fallire, ma a volte anche paura di vincere-nikefobia, di non essere all'altezza delle aspettative degli allenatori , delle figure di riferimento (allenatori,amici, parenti) o degli spettatori, timore di deludere se stessi e gli altri).

Come si può fare allora per gestirla ed attenuarla? La prima strategia è quella, difficile, di non porre come principale obiettivo la vittoria, ma un miglioramento della prestazione rispetto allo standard o alle microcomponenti (es. miglioramento dello stile o superamento di un "punto debole" ). Secondariamente è molto efficace "smettere di pensare" alla gara e defocalizzare l'attenzione dai propri stati interni (pensieri, emozioni, sensazioni,).

L'attenzione rivolta esclusivamente al presente (condizione mindfulness, cioè di "consapevolezza" dell'esperienza esterna così come si dispiega momento per momento, senza valutarla, giudicarla, tentare di sopprimerla se negativa) favorisce enormemente l'ingresso nella cosiddetta "zona", o "stato di flusso" ( "flow state" ), secondo studi scientifici sempre correlato a performance d'eccellenza.

Detto in parole semplici, perchè la prestazione sia buona, al massimo delle potenzialità personali, occorre "inserire il pilota automatico"e lasciarsi andare a ciò che accade, sospendendo l'analisi razionale di ciò che si deve o non deve fare.

Con un costante allenamento mentale si può facilitare questo processo. Gli strumenti sono lo sviluppo di un'attenzione sempre rivolta al presente attraverso semplici esercizi di mindfulness , l'ascolto di musica scelta dall'atleta e di un ritmo adeguato al grado di attivazione energetica richiesto dalla gara. Gli esercizi di EFT (Emotional Freedom Tecnique) o Meridian Tapping e di Detachment (Distacco dai pensieri e dai risultati, disidentificazione: "io non sono i miei pensieri, io non sono i miei risultati..." ).

Ma di tutto questo parlerò nel dettaglio in successive note...

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