Atleti

A PROPOSITO DI ATLETICA

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Non è certo un secreto il fatto che adoro l'atletica, l'adoro perchè è bella, perchè è tanta, perchè da una possibilità a tutti, perchè c'è sempre sempre l'occasione di misurarsi con se stessi, perchè in nessun altro sport stabilire un nuovo personale è preso così in considerazione (basti pensare al fatto che nelle star list viene sempre riportato il PB e se un atleta di alto livello lo migliora è quasi sempre menzionato e non solo il personale assoluto ma anche lo stagionale perchè ogni anno è diverso dall'altro). Non è però nemmeno un secreto che l'atletica italiana non sia proprio messa bene e che anche qua ci sono tanti problemi e come al solito le motivazioni sono da ricercare a livello giovanile.

Qualche tempo fa internavigando per le mie solite ricerche, mi sono imbattuta nel sito dell'associazione italiana tecnici di atletica leggera ed ho trovato un interessante articolo riferito proprio a questi problemi, le considerzioni esposte, a mio avviso, possono però calzare a pennello anche per altri sport.

Riporto qua le cose salienti e per avesse voglia di leggersi l'intero pezzo può scaricarlo da qua.

1 - I bambini sani, che hanno voglia di lavorare, spesso cadono nelle mani di allenatori non in grado di portarli avanti nel tempo. Spesso accade che il bambino che dimostra delle doti viene “spinto” ad andare sempre più forte e a praticare fondamentalmente la specialità nella quale eccelle.

2 - Molti atleti smettono per usura, per noia, per mancanza di un gruppo trainante perché “non si divertono più” 

3 - (QUESTA E' IMPORTANTE) Per fare una chiosa tecnica diciamo che è facile mandar forte un ragazzo o una ragazza in età troppo verde anche perché il corpo è piccolo e il lavoro progredisce, all’inizio, con geometriche progressioni. 
Ma sappiamo bene che questa progressione si fermerà inesorabilmente e le motivazioni scadranno. I risultati non arriveranno più. La voglia di vincere o l’abitudine alla vittoria (che da piccoli è effimera), se non è naturale ma provocata dall’ allenamento specifico è quanto di peggio possa avvenire nella mente di un giovanissimo: ad esempio senza vittoria viene svilito anche l’eventuale miglioramento.
 
4 - (QUESTA MI PIACE yes) La specializzazione precoce e l’uso precoce di mezzi di allenamento sofisticati non riuscrà mai a pagare. I tedeschi usano questa terminologia: “Utilizzazione precoce delle riserve di prestazione”. Sovraccarichi, pliometrie, traini, ripetute, recuperi incompleti, doppiette, triplette, uso precoce delle riserve del lattato, tutto servirà a sprecare delle possibilità in un’età in cui il normale lavoro polivalente risulta essere necessario e più che sufficiente a crescere come persona e come atleta.


5 - E QUESTA MI PIACE ANCORA DI PIU' laugh PERCHE' L'HO DETTO E PENSATO UN SACCO DI VOLTE CHE AD ESEMPIO I VARI COMITATI REGIONALI RECLUTANO SOLO IN BASE ALLA CLASSIFICA, SENZA MAI AVER NEMMENO VISTO GLI ATLETI E AVER VALUTATO A FONDO IL POTENZIALE

Infine non dobbiamo aver paura di criticare i vari “progetti talento” (riconoscendo comunque la buona fede e gli sforzi fatti in questa direzione): hanno prodotto risultati scarsi, quando non sono falliti del tutto, per motivi talmente ovvii che sembrerebbe qui inutile ripetere. I giovani vengono scelti tra quelli che hanno i migliori tempi o misure o, peggio ancora, tra quelli che sono primi nelle graduatorie invece di essere invitati a continuare per le loro potenzialità, valutando la storia la qualità e la quantità degli allenamenti ecc. cioè calcolando e studiando gli indici di miglioramento. È difficile (talvolta inutile) lavorare con chi ha “raschiato il barile”.

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