Atleti

GERRY

on .

 

Assurdo….. sono passati più di 25 anni da quest’episodio e chissà perché me lo ricordo ancora benissimo.

Ho all’incirca 10 anni e quando mi accingo ad arrivare in cima a una salita, durante una gara di fondo a San Marco (Auronzo), stremato dalla fatica, mi accorgo che un bambino più bravo e più forte di me mi sta sorpassando.

Fin qui niente di male. A bordo pista però vedo la madre dello stesso bambino e mi chiedo….. “forse è presa dal tipico esempio di sportività e vorrà quindi sostenermi in questo momento difficile?!” invece no…….. poco dopo mi strilla nelle orecchie “tièèè”, con una cattiveria assurda, facendomi il tipico gesto dell’ombrello al braccio. No comment!


Io purtroppo sono sempre stato un po’ pigro, lo ammetto, non tanto d’inverno ove mi piaceva andare ad allenarmi all’interno di quel “bel gruppo”, ma piuttosto d’estate quando avrei preferito seguire gli amici che si divertivano giocando a pallone o andare a scivolare sui prati dietro casa con i cartoni sotto il “c..o”.

Ora vi chiedo, per stimolare un bambino un po’ pigro a fare dello sport la cosa più indicata da dirgli è “DECIDITI… O VAI AD ALLENARTI O QUEST’ESTATE TI MANDO A LAVORARE”?!
Certo, potrebbe succedere di peggio. 

Ad esempio sconsiglierei vivamente, nell’ipotesi che vi troviate un figlio più grande con una certa attitudine ad allenarsi autonomamente, di pretendere da quello più giovane la stessa propensione al sacrificio.

Anche perché la differenza di età, in questi casi, può farla da padrona. Questo consiglio vi è dato per non dovervi mai ritrovare nella situazione che vostro figlio, quello più giovane per intenderci, magari dopo un allenamento con gli ski-roll intrapreso contro voglia, non desideri più fare rientro a casa.

Certo, tutto potrebbe risolversi in breve tempo, magari semplicemente facendo un giro in macchina, quando ormai è buio, ritrovandolo a qualche kilometro da casa con le lacrime agli occhi. Cose da poco insomma.
Poi quando si diventa grandi è tutta un’altra storia. 

Non preoccupatevi se, durante la prima e ultima stagione agonistica da “Senior”, vi trovate a girar per casa di notte perché soffrite di una “leggera” insonnia.

Sicuramente, poi capirete che è semplice stanchezza e che forse sarebbe il caso di fare soltanto po’ di “scarico”.

Quindi, non disperate se i risultati non arrivano, il vostro grande allenatore (istruttore nazionale) potrebbe venirvi in contro rassicurandovi, con accento tipico dell’altipiano di Asiago, dicendo “non sta preocuparte, se non le st’anno te vedarà che l’anno prosimo i risultati i ariva”. Peccato però che all’ultima gara vi possa anche venir detto dallo stesso che non ci sono più soldi, ma che comunque vi aiuteranno a trovare un posto vicino casa dove andare a far servizio. ... Grazie, non vedevo l’ora :-)

Beh….. intendiamoci, questi sono solo alcuni esempi che potrebbero far passare la passione per lo sport ai vostri figli, ma se vi impegnate potreste trovarne anche di migliori.....

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